domenica 20 maggio 2018

Sfatare un mito: nel Medioevo ci si lavava !

Dal Decamerone di Giovanni Boccaccio (1353) apprendiamo che nella Firenze medievale il sabato era il giorno di riposo e quindi quello in cui, per via del tempo libero a disposizione, ci si prendeva maggiormente cura di sé; le donne si dedicavano alle cure di bellezza e si lavavano i capelli.


Donne che si lavano in una miniatura del Decameron

Quindi si, nel Medioevo ci si lavava! 
Perché nonostante si pensi che durante quell'epoca tutti puzzassero, non si lavassero, fossero sporchi, i nostri antenati medioevali invece ci tenevano alla loro igiene personale. 
In che modo? e perchè? 
Beh principalmente per evitare l'isolamento, la lebbra e varie infezioni. 
C'era pure la legge che vietava di mangiare qualsiasi cosa (di commestibile) si toccasse o si avesse tra le mani.
Lo storico Castiglioni in "Storia della Medicina" riporta che:

«Era buona norma che nel caso che il padrone volesse fare un bagno, venissero esposti dei panni attorno al tetto, ognuno cosparso di fiori ed erbe verdi profumate e che ci fossero cinque o sei spugne per sedervisi o sdraiarvisi sopra. Il bagno durava un certo tempo e doveva chiudersi la porta.  Doveva esserci un bacile pieno di erbe fresche riscaldate e si lavava il corpo con spugne morbide, e poi veniva sciacquato con acqua fresca, tiepida e profumata di rose. Quindi andava a letto, dopo aver indossato le calze ed essere stato asciugato con panni puliti»

Ricordate la "leggenda" dell'acqua di rose che serviva come rimedio alla peste? 
Se ci pensate, vi tornerà che per guarire dovevano farsi il bagno ogni giorno, quindi il fatto che non si lavassero sarebbe un controsenso. 
Andando oltre, come si lavano nel Medioevo?

Tutto iniziava con un catino di legno imbottito di tessuto.
Quando la gente si immergeva nell'acqua calda , si autodefiniva "stufata" e questo modo era amato da tutti i livelli della società.

L'unico periodo in cui non ci si lavava spesso era d'inverno: questo capitava perché le persone meno agiate non avevano un camino per riscaldare l'acqua, rispetto a re o nobili. Se si aveva l'opportunità capitava che ci si dovesse lavare tutti insieme, quindi in un'acqua non proprio pulita.Comunque non si sarebbe lasciata diventare troppo sporca l’acqua, come la tradizione insegna. Al contrario della credenza popolare, la gente nel Medioevo non era completamente all’oscuro del significato dell’igiene ed è assolutamente improbabile che sia stata utilizzata acqua sudicia per lavarsi.

Donna porta secchi d'acqua mentre una coppia si lava


Dal sito MondiMedievali,si riporta che:
"I bambini e gli infanti godevano di cure particolari. Piuttosto che perderli in acqua sudicia, 
essi sarebbero stati lavati in un catino più piccolo, con acqua pulita. Non c’è ragione di credere che le cose possano aver compreso anche il bambino gettato con l’acqua sporca. La maggior parte dei paesani non si poteva permettere una vasca, per cui veniva utilizzato una botte a cui si toglieva la parte superiore. Lo sforzo e la fatica di riempirla d’acqua dal pozzo facevano sì che venisse utilizzato il bagno per tutti solo in rare occasioni."
Inoltre ,si aggiunge:
"Gilbertus Anglicus, nato circa nel 1180, fu l’autore del Compendium Medicinae (1240), uno dei lavori medici principali del Medioevo. Esso riguardava anche l’igiene e la cura che ognuno doveva avere di sé. I bagni di vapore, ad esempio, ammorbidivano la pelle ed aprivano i pori. Doveva essere utilizzata acqua calda pulita."

Quindi il mito del bagno annuale, che le persone si lavassero un giorno all'anno e basta, è falsa.

Spero di avervi incuriosito e aver risposto a tante domande che magari nel corso della vita vi siete posti. 
Buonanotte!
- Laura 


venerdì 18 maggio 2018

Come si depilavano le donne nel Medioevo: parola di Trotula de' Ruggiero!

Buonasera!

Iniziamo subito con un argomento che non si sente tutti i giorni.
Qualcuno di voi ci ha mai pensato? Come si depilavano le donne nel Medioevo?
Sappiamo che gli uomini potevano utilizzare i rasoi,forgiati taglienti ma non tanto affilati.


Rasoi a lama fissa, fondo fortemente corroso.Sud della Germania tra il 1200 e 1300


Ma le donne?
Lasciate la leggenda degli aghi roventi essere una leggenda, abbiamo fonti scritte che ci raccontano tutt'altra storia.
Prima fonte, Trotula de' Ruggero (1050-1097) una fra le prime donne "medico" del Medioevo, lavorò per la Scuola Medica Salernitana, famosa in tutto il mondo per i suoi eccellenti studi e dottori.
Trotula scrisse vari trattati per le donne , tra cui il "De ornatu mulierum"  una sorta di guida  nel campo della cosmesi.
Il primo capitolo tratta proprio della depilazione.
Subito si scopre che le donne utilizzavano un'antenato della nostra ceretta!
Proprio così :un unguento composto da calce viva e polvere di orpimento, che per chi non lo sapesse è un minerale di color giallo molto simile all'oro.
Qui la ricetta di Trotula per creare questo unguento:

 "Metti in un vaso di terracotta tre once (30 grammi ndr) di calce viva accuratamente setacciata e cuoci per la farinata , aggiungi un'oncia di polvere di orpimento, e continua a cuocere controllando il grado di cottura per la punta d'una penna. Bada che la pomata non rinsecchisca per eccessiva cottura "

Esisteva un altro modo per preparare questa pomata :

"Prendi calce viva e polvere di orpimento, ponile in un sacchetto di lino e lasciare bollire a lungo; se il composto risultasse troppo denso, diluiscilo con acqua appena attinta. Sappi che la polvere disseccata è efficace a corrodere carne infetta e fa ricrescere i capelli caduti a causa della tigna; prima di cospargere la polvere, ungere la parte malata con olio e miele"

Dopo la preparazione dell'unguento la donna o si recava ai bagni oppure si faceva preparare dei bagni di vapore: in che modo? riscaldando dei mattoni sul fuoco e poi gettandoli in acqua: la donna si doveva mettere sopra. Oppure bisognava scavare una buca nel terreno, posare le pietre roventi e gettarvi via via l'acqua. Naturalmente questo portava la donna a sudare che doveva immergesi nell'acqua calda e poi asciugarsi con un telo di lino.

Ma quali erano gli strumenti per radersi?
Naturalmente sappiamo che la ceretta andava strappata a mano, ma esistevano altri oggetti che aiutavano a rendere la pelle più levigata possibile.
Principalmente viene riportato che le donne utilizzassero "una spatola di legno e vetro ripetutamente strofinata sulle parti da trattare "

Abbiamo un'altra fonte, un anonimo scrive su un libro datato prima del XIV secolo:

“Un depilatorio che cava i peli sicché mai rinascano in tempo alcuno: 
in una scodella di terra metti calce viva e sei parti d’acqua; 
e stia la calce in detta acqua tre dì. 
Poi secca la detta calce in una pignatella e rimetti sei parti d’acqua 
e una di parte di orpimento (arsenico di color giallo oro) 
e stia tanto al sole che sia ben forte. 
E assaggialo con piuma di gallina e se è troppo forte, 
temperalo con acqua; e se non pelasse e fosse troppo chiaro, 
metti calce e orpimento in parti uguali; e sarà fatto”.



Per quanto riguarda l'inserimento di aghi roventi nei bulbi piliferi non ho trovato fonti che attestano che sia la verità, per cui, personalmente rimane una leggenda.
Donna medievale


Il mio piccolo intervento finisce qui! Spero vi sia piaciuto!
Laura 

Le fonti da me usate sono:
Trotula de' Ruggiero, L'armonia delle donne. 2014 Piero Manni s.r.l
Donna che si fa un bagno





















Salve!
Benvenuti in Mortai e Acqua di Rose, blog creato da una ragazza appassionata di Medioevo e di tutti gli usi e costumi che questo periodo ci ha tramandato nel tempo.
Perché la scelta di questo titolo..
Nonostante io adori ogni minimo aspetto di questa età di mezzo, da quello più leggero a quello più brutale, in questo blog mi soffermerò a spiegare non fatti storici, ma i lati più nascosti di essa. 
Ad esempio : come era la donna nel Medioevo? come crescevano i bambini? Come si mangiava? Quali erano le cure principali?
e se vorrete aggiungerò anche altre piccole curiosità che cercheranno di togliere quella nube che avvolge questa epoca.
Spero di riuscire a coinvolgervi e a stupirvi!
Buona lettura!

-Laura